Do you speak equine?

LA COMUNICAZIONE UOMO-CAVALLO

LA COMUNICAZIONE DEL CAVALLO

I cavalli hanno principalmente due forme di comunicazione: vocale e corporea

VOCALE

È utilizzata per farsi sentire a lunga distanza, Serve alla fattrice per richiamare il suo puledro, La usa lo stallone per segnalare una cavalla in calore o quando incontra un altro stallone.

Un'altra forma di comunicazione verbale è lo sbuffo pesante accompagnato da un irrigidimento corporeo, che viene utilizzato:

•Quando il cavallo incontra qualcosa di sospetto o che crea paura

•Quando incontra un altro cavallo

CORPOREA (dipende dalla parte del corpo utilizzata,ad esempio:

<Orecchie

•Se sono dritte e puntate in avanti è attento e curioso

•Se sono rilassate e rivolte un po'all'esterno sono io segnale che è tranquillo o sta dormendo

•Se invece sono girate all'indietro esprimono rabbia e disapprovazione, che si trasforma in aggressione quando sono quasi appoggiate alla testa

I cavalli però hanno anche l'abilità di ruotare le orecchie verso la direzione di provenienza di un suono

<Bocca ( può indicare se un cavallo è teso o rilassato)

•Un cavallo nervoso o contrariato tende ad irrigidire le labbra con le labbra ben serrate

•Un cavallo rilassato o che sta dormendo presenta la bocca distesa e si può notare il labbro inferiore penzolante

<Corpo

•Un cavallo che accetta e collabora nel lavoro ha i muscoli rilassati e i movimenti ampi

•Un cavallo che ha paura o è preoccupato tende ad irrigidire i muscoli,accorciando i passi e variando anche il modo di respirare

<Occhi

•Uno sguardo traversale indica una scarsa voglia di muoversi o qualche problema con chi lo cavalca in quel momento

Cosa significa veramente comunicazione? "Rendere Comune".

La semplicità di questo concetto ci permette di capire che comunicare significa cercare di fare insieme qualcosa che nasce dentro di noi, che fa parte del nostro mondo interiore. Partiamo svantaggiati se ascoltiamo le tradizioni e la cultura che da millenni ci hanno abituato a vedere, percepire e considerare il cavallo secondo gli stessi paradigmi. Un animale da domare e addestrare, un "compagno" per intrattenerci durante lunghe passeggiate, corse veloci o gare vincenti. In questa visione la comunicazione è sempre stata intesa come capacità di rendere comprensibile un ordine e di farlo eseguire in risposta; un concetto estremamente ristretto e limitato di cosa significhi comunicare. Il canale di comunicazione con il cavallo fa molto affidamento su modalità non verbali e paraverbali, esattamente quelle che normalmente trascuriamo e sulle quali abbiamo poco controllo. Ciò significa che i nostri messaggi veicolano contenuti consci e inconsci, ma la parte più percepita dal cavallo è proprio quella che proviene dall'inconscio.

Il solo fatto di avvicinarsi a un cavallo gli dà molte più informazioni di quanto potresti pensare quando qualcuno si avvicina a te. La sua realtà dipende proprio dall'interpretazione di fattori come l'aspetto fisico, le espressioni facciali, i gesti, la postura, la velocità, la direzione, ecc. E in questo è molto meglio di noi.

Per armonizzarci con esso, dobbiamo solo lavorare intensamente su noi stessi e cercare di far coincidere il più possibile l'intenzionalità e lo stato emotivo, sia a livello conscio che inconscio. Un messaggio chiaro e consapevole che riflette ciò che sentiamo, ciò che vogliamo e chi siamo. È difficile essere consapevoli di se stessi senza maschere e armature, ma quando capisci che per loro siamo veramente "trasparenti" e diversi dalla nostra immagine di sé, allora tutto diventa più facile e più libero.

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